I Longobardi
Corona Ferrea
I Longobardi furono una popolazione germanica che dominò la penisola italiana dalla metà del VI alla fine dell'VIII secolo, condizionando l'assetto politico e istituzionale dell'Italia per i secoli successivi.
Il nome longobardo deriva da Langbart ( lunga barba ) o da Langbarte (lunga lancia ).
Si autodefinivano winnili, cioè "guerrieri".
Prettamente militare era la loro organizzazione sociale, basata sull'unione degli uomini liberi atti alle armi ( arimanni ) riuniti in grandi gruppi familiari ( fare ). Il re, eletto dalle assemblee generali delle fare, era anche il capo militare, rex grentis langobardorum.
I longobardi si insediarono nell'area danubiana alla fine del V secolo, partecipando alla guerra greco-gotica al servizio dell'impero bizantino.
Nel 568 iniziarono la loro discesa in italia attraverso il nord-est. Nella zona dell' odierna Lombardia il loro re Alboino fondò il regno italico, fissando la capitale a Pavia.
Verso la fine del VI secolo, per stabilire migliori rapporti con le popolazioni italiche,convinto dalla moglie Teodolinda, il re Aginulfo si convertì al cattolicesimo, conducendo alla nuova fede religiosa tutti i longobardi. I longobardi condussero una lotta fallimentare ma incessante per unificare il regno italico per dargli stabilità. I maggiori risultati furono raggiunti da Liutprando, re dal 712 al 744, che strappò ai bizantini Ravenna e riuscì a stabilire buoni rapporti con il papa Gregorio II mediante la donazione al patrimonio della Chiesa di Roma dei castelli di Sutri, Bomarzio e Amelia (728).
Ciò non impedì tuttavia al papa Stefano III di cercare l'aiuto contro il dominio longobardo di Pipino il Breve che sconfisse Astolfo, re dei longobardi (754-755) e consegnò al papa la città di Ravenna e altre città, che, aggiunto alla "donazione di Sutri", diede origine all'instaurazione del potere temporale dei papi. La discesa in Italia di Pipino il Breve fu l'inizio di una serie di guerre tra franchi e longobardi con in palio il dominio sull'Italia e il favore del papa.
Nel 770 il re Desiderio cercò di arrivare alla pace concedendo la mano della propria figlia Ermengarda al re dei franchi Carlo Magno. Ma i rapporti ben presto si raffreddarono di nuovo e nel 772, quando il papa Adriano I chiese aiuto a Carlo contro la minaccia longobarda, questi, che nel frattempo aveva ripudiato Ermengarda per sposare la sveva Ildegarda, scese in Italia, detronizzò Desiderio (774) e assunse il titolo di "re dei franchi e dei longobardi" segnando la fine del Regno dei Longobardi, i quali finirono per confondersi con i latini, che avevano dominato per due secoli, mentre mantennero a lungo la propria autonomia i Ducati di Spoleto e di Benevento.
I Ducati Longobardi (fondazione):
Ducato del Friuli - 569
Ducato di Cèneda (Treviso) - 568-667
Ducato di Treviso - 568
Ducato di Vicenza - 569
Ducato di Verona - 568
Ducato di Trento - 568
Ducato di Parma - 579-593
Ducato di Reggio - 584-593
Ducato di Piacenza - ca. 593
Ducato di Brescia - 568-569
Ducato di Bergamo - 570-575
Ducato di San Giulio Isola (Lago d'Orta) -ca. 575
Ducato di PAVIA - dal 572 al 774 (Capitale del Regno Longobardo)
Ducato di Torino - 568-569
Ducato d'Asti - 569
Ducato della Tuscia - 574
Ducato di Spoleto - 571-576
Ducato di Benevento - 570-576