Umberto Bossi
Umberto Bossi nasce a Cassano Magnago in provincia di Varese il 19 settembre 1941. Dopo aver conseguito la maturità scientifica con specializzazione in elettronica applicata alla medicina, si iscrive come studente lavoratore alla facoltà di Medicina di Pavia. E' sposato con Emanuela ed ha quattro figli. Il suo impegno politico inizia alla fine degli anni Settanta, favorito dall'incontro con l'allora leader dell'Union Valdotaine, Bruno Salvadori, il quale lo avvicina ai temi dell'autonomismo. Abbandonati gli studi prima della laurea, agli inizi dell'80 insieme a Giuseppe Leoni e Roberto Maroni, Bossi fonda la Lega lombarda diventando il primo e unico Segretario.
Dall'unione, fortemente voluta dallo stesso Bossi della Lega Lombarda con le leghe delle altre regioni del Nord, nasce nel 1989 la Lega Nord, di cui Bossi e' nominato Segretario Federale.
Viene eletto per la prima volta senatore nel 1987. Alle elezioni del 1992, 1994, 1996 e del 2001 e' stato eletto come deputato. Nel 1989 e nel 1994 e' stato eletto europarlamentare. Il 13 maggio 2001 a Umberto Bossi gli viene conferita la carica di Ministro per le Riforme.Punti fermi del suo impegno politico è la devolution, la lotta contro la burocrazia e il centralismo e l'immigrazione clandestina.
Nell'aprile del '90, con la Lega ormai diventata un grande e importante partito nella scena politica italiana, Bossi diventa fautore della splendida manifestazione di Pontida che diventerà un appuntamento fisso e fondamentale del popolo leghista.
Dopo sette anni di dura opposizione al potere politico centrale e alla piovra romana , col primo governo Berlusconi, la Lega alle elezioni politiche del 1994 entra nell'esecutivo. Umberto Bossi invece preferisce occuparsi del movimento tanto che nel giugno del 1995 partecipa attivamente alla costituzione del Parlamento Padano che si riunisce per la prima volta a Bagnolo San Vito in provincia di Mantova. Qualche mese dopo la Lega provoca la caduta del Governo Berlusconi scontrandosi sul tema delicato della riforma pensionistica.Poi dopo la ritrovata intesa con Berlusconi, alle elezioni del 13 Maggio 2001, Umberto Bossi diventa Ministro per le Riforme nel Governo della Casa delle Libertà attualmente in carica.
La mattina dell'11 marzo 2004 viene ricoverato all’Ospedale del Cittiglio, vicino Varese, in gravi condizioni. E’ colpito da un ictus cerebrale e trasportato d’urgenza all'Ospedale Fondazione Macchi di Varese.
La riabilitazione lo costringe a una lunga degenza presso la clinica Hildebrand di Brissago, nel Canton Ticino (CH).
Nonostante le condizioni di salute è candidato come capolista per la Lega al Parlamento Europeo alle Elezioni di giugno, risultando eletto nelle due Circoscrizioni del Nord-Ovest e del Nord-Est con 285.000 voti.
Su sua richiesta nel 2004 non si tiene il tradizionale raduno di Pontida. Il 6 marzo 2005 tiene il suo primo comizio dopo la malattia presso la casa dell'esilio del grande pensatore federalista Lombardo Carlo Cattaneo a Castagnola di Lugano.
Il 19 giugno 2005 ritorna a Pontida per il tradizionale raduno e il 15 novembre si presenta a Roma al Senato in occasione di uno dei passaggi parlamentari della Devolution. Alla manifestazione in Ticino prendono parte anche il Ministro delle Finanze, il valtellinese Giulio Tremonti (di Forza italia, ma legato a Bossi da un patto di leale collaborazione chiamato dai media “Asse del Nord”), il Ministro bergamasco Roberto Calderoli, il Guardasigilli, il lecchese Roberto Castelli, il Ministro del Lavoro Roberto Maroni di Varese e una delegazione della Lega dei Ticinesi, movimento politico localista ad ispirazione cantonale elvetico guidato dall'imprenditore luganese Giuliano Bignasca.
Nella primavera 2006, in occasione delle elezioni politiche, interviene personalmente a comizi e incontri pubblici a sostegno dei candidati leghisti al Parlamento e alle successive elezioni amministrative. Eletto deputato quale capolista della Lega Nord Padania-Movimento per l'Autonomia, rifiuta il posto per rimanere a Bruxelles.
Il 17 settembre 2006, in occasione del Decennale della Dichiarazione d'indipendenza della Padania, dal palco galleggiante in Riva degli Schiavoni a Venezia, lancia l'idea di riaprire il Parlamento del Nord, quale punto di contatto fra il cittadino e le istituzioni centrali, e della necessità di un rinnovamento della classe dirigente leghista nella direzione dei giovani. Il 2 febbraio del 2007 partecipa ai lavori di riapertura del Parlamento del Nord a Vicenza.
Verso la fine d'agosto 2007, è tornato a far parlare di sé a causa di una esternazione relativa alla protesta fiscale da lui stesso ideata per far cadere il governo Prodi, affermando: "C'è sempre una prima volta per prendere in mano i fucili", ma anche: "Se la Lombardia non paga, l'Italia muore in 5 giorni".
Il 10 febbraio del 2008 organizza una grande manifestazione presso l'aeroporto lombardo della Malpensa contro la possibilità di declassamento dell'aeroporto e la vendita dell'Alitalia alla compagnia di bandiera francese Air France.
Il 20 luglio 2008, parlando al congresso della Liga Veneta a Padova, citando una traccia dell'inno di Mameli (dove si dice “Ché schiava di Roma”) punta il dito medio esprimendo il suo dissenso alla schiavitù della Padania.
Il 13 settembre 2009 a Venezia, durante la Festa dei popoli padani ricorda che "il federalismo non basta più: la Padania un giorno sarà uno Stato libero, indipendente e sovrano; saremo liberi con le buone o con le meno buone. I padani non hanno paura del carcere per ottenere la loro libertà!"
Il 5 aprile 2012 fa un passo indietro dalla carica di Segretario federale e va a ricoprire l’incarico di Presidente federale della Lega Nord.